lunedì 24 giugno 2013

Arnaldo Pomodoro

Arnaldo Pomodoro - Scultore e Opere

Frammento IV

Arnaldo Pomodoro (Morciano di Romagna, 23 giugno 1926) è uno scultore italiano.

È considerato uno dei più grandi scultori contemporanei italiani, molto noto ed apprezzato anche all'estero. Fratello del noto scultore Giò Pomodoro.

Le sue opere adornano città importanti come Pesaro, Roma, Milano, Tivoli, Torino, Belluno, Terni, Copenaghen, Brisbane, Dublino (di fronte al famoso Trinity College), Los Angeles, oltre a figurare al Mills College in California, nel Cortile della Pigna dei Musei Vaticani, nei maggiori musei mondiali nonché al Cremlino e all'ONU.


È famoso soprattutto per le sue particolari sfere di bronzo, il materiale che predilige per le sue opere, che si scompongono, si "rompono" e si aprono davanti allo spettatore, che è portato alla ricerca ed alla scoperta del meccanismo interno, in un contrasto tra la levigatezza perfetta della forma e la complessità nascosta dell'interno.
Dal 1954 vive e lavora a Milano, accanto alla darsena di Porta Ticinese.


La formazione
Pomodoro studia da geometra per poi dedicarsi,quasi subito dopo, alla scultura, per la quale sviluppò a poco a poco un'enorme passione, all'inizio degli anni cinquanta.

 Lentamente il suo linguaggio caratteristico, informale, si va evolvendo adattandosi di volta in volta alle caratteristiche del materiale usato: prima l'oro e l'argento, per dei monili, poi il ferro, il legno, il cemento ed il bronzo, che diverrà la sua materia base, prima per opere di piccole dimensioni e poi per le sculture monumentali che lo hanno reso celebre. 

Nel 1961 e 1962, fa parte con Lucio Fontana ed altri del gruppo informale "Continuità", grazie al quale raffina una propria cifra stilistica, esprimendo la propria arte nell'equilibrio tra le geometrie esterne e i meccanismi interni delle sue opere monumentali, più adatte alle sue capacità espressive di quelle di dimensioni ridotte, che non gli permettono di indagare all'interno del soggetto rappresentato.


Lo stile
Nella sua arte domina un rigoroso "spirito geometrico", per cui ogni forma tende all'essenzialità volumetrica della sfera, del cubo, del cilindro, del cono, del parallelepipedo e di altri solidi euclidei perfetti, nettamente tagliati, le cui ripetizioni in schiere o segmenti, rettilinei o circolari, sono paragonabili alla successione delle note in una composizione musicale, o ad ingranaggi di macchinari nascosti all'interno dei massicci contenitori, resi parzialmente visibili dalle spaccature e dai tagli che rompono le superfici levigate esterne.

La coerenza nell'associazione delle strutture interne alla monumentalità esteriore delle opere di grandi dimensioni dà vita all'opera di Pomodoro.

Lo spazio esterno non esiste: tutto si svolge all'interno, nelle "viscere" racchiuse dalle pareti lisce e lucenti, da nitidi volumi, perfettamente delineati.

L'autorevolezza e l'importanza di un artista derivano non soltanto dalla sincerità che gli regge la mano, ma anche da significato innovativo che riesce a conferire a uno o più elementi del suo discorso: sarebbe a dire dall'originalità che questi vengono ad assumere nel contesto espressivo. 

Nel caso di Arnaldo Pomodoro la scultura si porta dentro un'aspirazione e un destino di libertà. 

Fin dagli esordi le sue opere, i primi rilievi, celebrano una creatività di artigianato spontaneo e fantastico che rivela una gioia e una forza vitali, intrise, però, di una sacralità arcaica. 

L'alfabeto d'impronta cuneiforme all'origine della poetica espressiva di Pomodoro si concretizza in una dimensione in cui lo spazio del vissuto e la memoria si mescolano. 

Il segno plastico di Pomodoro è componente di un linguaggio che ha in sé potenzialità indefinite e indefinibili, che vuole prescindere dalle cose così come appaiono per giungere a una profondità che a volte è poco oltre l'immediato e che riassume e concentra in sé tutta l'essenza della realtà. 

Il fare artistico diventa creazione, creazione come in Klee di "forme e spazi" che vengono prodotti in "proporzioni scelte" con ricchezza d'invenzione secondo una minuscola e preziosa tessitura in sintonia con il ritmo interno delle proprie pulsioni. 

L'artista dunque, come un demiurgo, ha la facoltà di "generare" il reale e di farlo in forme nuove, in forme che vanno oltre l'ovvietà dell'apparente e del conosciuto per raggiungere nuovi accenti di poesia e di vita. 


Le altre opere sparse nel mondo
Le opere di Pomodoro sparse per il mondo non si esauriscono con quelle della precedente elencazione.

L'opera La Colonna del viaggiatore del 1962 è stata realizzata per la mostra curata da Giovanni Carandente a Spoleto Sculture in città e segna il passaggio di Pomodoro alla scultura volumetrica. 

Realizzata in acciaio, è la prima opera di grande mole realizzata dallo scultore. 

Conclusa la mostra, l'opera venne generosamente donata alla città di Spoleto. 

Nel 1991, la sua opera Disco Solare è stata collocata davanti al Palazzo della Gioventù di Mosca, come dono all' Unione Sovietica del governo Italiano nel periodo di disgelo post-guerra fredda; 
l'anno seguente, 1992, un'altra opera di grandi dimensioni, Papyrus, è stata collocata a Darmstadt, in Germania, nei giardini del nuovo Palazzo delle Poste e Telecomunicazioni; 
nel 1995 ha realizzato una scultura in memoria del grande regista scomparso Federico Fellini, su commissione del Comune di Rimini;
sempre nel 1995 ha realizzato a Terni la Lancia di Luce, un'imponente obelisco in acciaio, cromo e rame, che simboleggia l'evoluzione tecnologica moderna della città e delle sue celebri acciaierie; 
nel1996, l'opera Sfera con sfera, di oltre tre metri di diametro, è stata collocata nel piazzale delle Nazioni Unite a New York; nel 1998 ha progettato il portale del Duomo di Cefalù, Sicilia. 

Sono presenti sue opere (l' altare e la croce sopra di esso) nella chiesa di Sant'Anna di Sciara, Sicilia realizzate nel 1986, opere realizzate successivamente in altri materiali anche nella Chiesa di Padre Pio e la grande sfera bronzea presente nel piazzale del lungomare di Pesaro.

Le esposizioni principali 

Tra le maggiori personali dedicate allo scultore nel mondo, vanno ricordate quella alla Rotonda della Besana di Milano (1974), 

al Musée d'Art Moderne de la Ville de Paris (1976), 
al Forte Belvedere di Firenze (1984), 
a Palazzo dei Diamanti di Ferrara (1987), 
all'Hakone Open-Air Museum in Giappone (1994), 
alla Rocca Malatestiana di Cesena (1995), 
al Museo della Città di Rimini (1995), 
alla Marlborough Gallery di New York (1996), 
a San Leo (1997), 
alla Torre di Guevara di Ischia nel 2003, 
a Palazzo Crepadona di Belluno (2006), 
a Fortezza del Priamar di Savona (2007). 

Ha tenuto esposizioni itineranti nei musei europei, americani, australiani e giapponesi. 

Nel 2008 è stata ospitata un'esposizione di sue sculture, "en plein air", ad Orta San Giulio, in provincia di Novara.



I premi

La lunga carriera di Pomodoro è stata riconosciuta e premiata per la prima volta a San Paolo, Brasile, nel 1963, al quale seguirono numerosi altri premi:

  • a Venezia nel 1964;
  • nel 1967 uno dei sei premi internazionali del Carnegie Institute;
  • nel 1981 il Gran Premio Henry Moore (in Giappone);
  • nel 1990 il Praemium Imperiale dalla Japan Art Association per la scultura (in quell'anno Federico Fe
  • llini lo vinse per il cinema ed il teatro).

 

Onorificenze e riconoscimenti

Ha ricevuto la "Laurea in Lettere honoris causa dal Trinity College dell'Università di Dublino, davanti al quale si erge una sua statua, donata proprio per quest'occasione, 
e quella honoris causa in Architettura e Ingegneria dall'Università di Ancona, 
e nello stesso anno ha ricevuto il "Premio Ubu" grazie alle scenografie di "Nella solitudine dei campi di cotone" di Bernard-Marie Koltès. 

È socio onorario dell'Accademia di Brera, di Milano, dal 1993, e nel 1994 ha ricevuto il Premio della Presidenza del Consiglio dei ministri. 

Per i meriti conseguiti nell'ambito della sua attività artistica, è stato inoltre eletto Accademico Ordinario dalla prestigiosa Accademia delle Arti del Disegno di Firenze. 

Ha partecipato alla rassegna 'Mercoledì da NABA' come Visiting Professor, in collaborazione con la Scuola di Scenografia di NABA Nuova Accademia di belle Arti di Milano


LINKs

Casa Museo Francesco Cristina: casamuseofrancescocristina.over-blog.it/
Arnaldo Pomodoro Official Site:http://www.arnaldopomodoro.it/



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